martedì 18 novembre 2008

Parliamo dei Queen come se fossero un gruppo rock



Mi ha profondamente disgustato l'interesse mediatico e "ideale" (spiegherò cosa intendo più avanti) suscitato nei confronti della reunion dei Queen. Mi ha disgustato il fatto che sull'album uscito di recente (Cosmos Rocks) compaia sulla copertina l'ipocrita scritta Queen+Paul Rodgers, come se quest'ultimo facesse un favore agli altri a stare lì. Mi fa pena che i Queen continuino a chiamarsi Queen per un mero bisogno commerciale perchè dei Queen originali sono rimasti solo Brian May e Roger Taylor, così che l'abbandono del bassista Deacon non ha suscitato il minimo interesse.
Chi mi conosce sa del mio assolutamente non mascherato disprezzo verso la band inglese. Per chi non mi conosce ecco la spiegazione legata alla storia del gruppo, il tutto scritto considerando i Queen da un punto di vista rock (quindi senza compromessi). Molti si ritengono estimatori del gruppo solo perchè conoscono i brani più famosi, ma quanti hanno ascoltati TUTTI i dischi della band? Bene, io li ho ascoltati tutti (non me ne vanto, ci mancherebbe, me ne vergogno quasi...) ed ecco come stanno le cose. I Queen nascono come un gruppo rock blues come all'epoca (si parla del 73) ce n'erano a bizzeffe. In più degli altri i Queen avevano un gusto assolutamente kitch di comporre musica e uno stile anonimo e completamente privo di originalità. Abbracciano il credo glam che spopolava all'epoca e continuano come imitatori di David Bowie, inseguendone le sonorità e addirittura le scenografie. I primi due dischi sono rock senza tanti fronzoli, ascoltabili, ma che non lasciano il minimo segno. Il terzo disco, Sheer Heart Attack, anche se lo sanno in pochi, è il migliore della loro discografia perchè è onesto, fatto con la loro testa (non con quella di Bowie o Marc Bolan o Alice Cooper e così via). Un tripudio di pezzi hard rock e altri più soft ma comunque accattivanti. Tra i solchi tuttavia si intravedeva già la linea melodica, carnevalesca e mielosa che lì porterà (dal punto di vista rock che mi interessa) alla rovina. Chi è il fautore di cotanta melassa (quella di Killer Queen o di Lily of the Valley)? Freddie Mercury. Qui apro una parentesi. Freddie Mercury, e lo dico sapendo che il mondo è pieno di estimatori che lo adorano ad occhi chiusi, è il cantante più sopravvalutato dell'intero panorama musicale. Io lo disprezzo perchè ha portato un gruppo come i Queen verso il pop da classifica quando potevano tranquillamente diventare un grande gruppo rock alla stregua di Zeppelin e Purple. Mercury era completamente privo di tecnica vocale e lo si può capire quando, più avanti, comincerà a fare quegli urli che lo hanno reso leggenda, non riuscendo a modulare bene la sua potenza. Da Sheer Heart Attack in poi le sue composizione saranno assolutamente riconoscibili all'interno del gruppo tanto che ormai Mercury era sinonimo di pop e May di rock.
E' con queste intenzioni che viene registrato l'album che, in linea con le caratteristiche del cantante, è il più sopravvalutato della storia del rock, A Night At The Opera. In realtà tutti dovrebbero ammettere che A Night At The Opera lo si possiede per un solo motivo: Bohemian Rhapsody. Il brano fa breccia nei cuori dei più avvezzi alla melodia, col pop più diretto, perchè l'esperto di musica sa benissimo che Bohemian Rhapsody è un'accozzaglia di suoni e voci (un pessimo lavoro di produzione) assolutamente mal riuscito (lo sanno tutti che Mercury ha aggiunto il famoso pezzo coi Galilelo, Figaro solo per allungare il brano). Il singolo è uno dei più venduti nel regno unito (attenzione, nel regno unito, non nel mondo) mentre l'album, di per sè, non è mai arrivato nemmeno tra le prime centro posizioni delle classifiche. Il resto del disco è una miscela di generi dentro canzoni che stufano dopo pochi secondi, dove è chiaro e limpido l'imporsi della figura di Freddie Mercury.
Grazie al suo imporsi i Queen si sono venduti producendo una serie infinita di album uno più brutto dell'altro e singoli dal sicuro impatto commerciale. Allora diciamo una cosa e diciamola per bene: i Queen non sono un gruppo rock, SONO UN GRUPPO DA CLASSIFICA POP. Prendiamo l'album pop per eccellenza del quartetto: The Works. Il disco contiene le più grandi offese musicali del secolo, perle di schifo come Radio Ga-Ga, I Want To Break Free, Hammer To Fall, It's A Hard Life.
Chiariamo un'altra cosa. Io non voglio denigrare i Queen, voglio solo chiarire i loro intenti: intenti commerciali. Tutti i gruppi hanno intenti commerciali, direte giustamente, tuttavia i veramente grandi ci riescono senza tradire le proprie intenzioni (gli Zeppelin hanno fatto brani pop? I Purple? I Sabbath? Non mi pare...). Il mio disprezzo va a Freddie Mercury, ritenuto ingiustamente un grande, bravo solo nel costringere un gruppo alle sue volontà. Ci si carica di compassione quando si parla di lui e della sua morte ma io voglio solo parlare di musica, non di persone. E se parliamo di musica, si sa, i Queen dividono. Non ho mai visto la loro toppa sul giubbetto di un rocker; non ho mai visto un chitarrista sbavare dietro un pezzo di May; non ho mai visto un gruppo fare una cover dei loro brani (dico gruppi underground, non i Metallica che rileggono Stone Cold Crazy, brano tratto da Sheer Heart Attack tra l'altro). I Queen non vengono considerati nel panorama rock, per fortuna, ma solo per i loro inni lacrimosi e privi di valore musicale. Chiunque dell'ambiente (parlo di musicisti veri quindi), non vi dirà mai che i brani dei Queen posseggono architture armoniche di rilevanza o passaggi degni di studio.
Così, quando Paul Rodgers è subentrato nel progetto ("perchè non ha sostituito Freddie, si è solo aggiunto"... ma come cazzo si fa dico io...) mi sono sentito quasi offeso.
Ecco la ragione del mio astio, il motivo base: molti non conoscono Paul Rodgers, non conoscono il suo passato nei Free, nei Bad Company e nei Firm di Page. Non sanno che non sono May e Taylor a guardae dall'alto in basso Rodgers, ma l'esatto contrario! Rodgers è un vero professionista, una specie di mito intoccabile del rock'n'roll anni 70. Quando sento la gente dire che Rodgers non è degno di sostituire Mercury, mi chiedo, ma avranno sentito la sua voce? Sanno chi è Paul Rodgers? Ovviamente no. Mi dicono che non arriva agli acuti di Mercury ma lo hanno mai ascoltato nei Bad Company? Paul Rodgers fa letteralmente venire la pelle d'oca!
Ma non mi si venga a dire che i Queen sono un grande gruppo, evitatelo, se non volete subirvi questo spiacevole sermone dal vivo.



Ps: volete sentire del rock vero? Ascoltate Fire & Water dei Free di Paul Rodgers, così poi ne riparliamo... altro che Freddie Mercury.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mah....
Forse dovresti ri(?)-sentirti brani come "Princes of the Universe", "I Go Crazy", "I Want It All" (cos'ha questo riff che non va? E' ottimo!), "Headlong", "Sheer Heart Attack" (il brano, non l'album) e potrei continuare per ore.
Ho trovato il tuo un commento piuttosto di parte. Anche a me piacciono i Purple, i Maiden, etc. ma ogni tanto mi riposo le orecchie coi Queen. E dovresti informarti sull'estensione vocale di Freddie: Rodgers saarà pure bravo, ma a certi registri proprio "non ci arriva". (per non parlare del falsetto). Certo, poi se non ti piacciono le ballad piano-voce (le fanno pure i Metallica o i Guns...) allora alzo le mani.
Sì, i Queen hanno fatto più pop che rock, e con questo? Hanno fatto anche ciofeche, e con ciò? E da quando le vendite sono sinonimo di qualità? (lo affermi implicitamente commentando lo scarso successo di "A Night...").
E se invece lo sono, allora ti incarti da solo.... Saludos. Lolly
PS: nel librone "Guitar Heroes" che ti consiglio c'è una bella prefazione di Brian May. Leggila, va'....