
"Howl" 2005
Howl viene fuori ai Motorcycle dall'amore per la loro stessa America: per il loro folk, per il loro country, blues e per la loro letteratura. Howl è il titolo della poesia più famosa del grandissimo e compianto Allen Ginsberg (amico di Dylan e poeta beat per eccellenza) solo che il disco, a differenza del poemetto, non urla nel senso stretto della parola, piuttosto stride nel panorama musicale odierno. La spiegazione è presto data: Howl è un disco elegantissimo di folk, blues americano che più americano non si può, registrato nel modo più classico (su nastro!) ed eseguito con chitarre acustiche, armoniche e voce roca. Come può non stridere un disco di questa splendida musica nel concentrato di schifezze e suoni che presunti gruppi rock odierni ci stanno elargendo?
Da appassionato di musica americana quale sono, posso dire con tutta onestà che a volte (Fault Line per esempio) sembra di ascoltare Neil Young; Howl, la title track ricorda un Dylan più sporco e trasognato mentre la splendida Promise è la ballata miglore che ho sentito negli ultimi anni. Il disco scorre che è una bellezza, tra brani tranquilli, pacati ma mai noiosi, armonie vocali estremamente accattivanti, blues lisergici e intrecci di chitarre veramente eccezionali (per quanto sempre molto soffici).
Di questi ragazzi mi ha colpito la noncuranza alla song pop da classifica anche se, chiaramente, di pop parliamo, pure se molto ma molto raffinato (basti ascoltare Weight of the World, il più pop sicuramente, che rimanda addirittura a certi Verve malinconici). Non c'è la ricerca del ritornello facile e questo non può che essere un loro pregio, poichè invece del numero alto in classifica, i Motorcycle, hanno puntato sulla qualità e, personalmente, hanno colpito nel segno.
Voto: 8/10
Un disco per chi ama il country e il blues americano, quello che si faceva una volta; per chi ricerca Bob Dylan e il Neil Young dei Crazy Horse, certe atmosfere alla Leonard Choen e, perchè no, qualche sereno attimo di dolce malinconia. Unica pecca è l'esecuzione non proprio impeccabile dei brani: si sente che vengono da musica semplice (il noise e il garage degli esordi) e che alcuni intrecci sonori non sono proprio cristallini.
ps: da notare a The Line una certa somiglianza della melodia della chitarra con High Hopes dei Pink Floyd....

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