
di Sean Penn, con Emile Hirsch, William Hurt, Marcia Gay Harden, Jena Malone, Vince Vaughn
Premetto col dire che questo è senza dubbio uno dei migliori film che io abbia mai visto. La verità è che un film dal genere da Sean Penn non me lo aspettavo. Voglio dire, i precedenti film da lui diretti non sono un trionfo di cinematografia (anche se Lupo Solitario con il grande Mortensen merita non poco...) e sicuramente essendo questa la quarta (quinta se si conta un documentario sull'11 settembre) prova dietro la cinepresa mi aspettavo un film stanco e anche un pò noioso.
Quanto sbagliavo. Nonostante la regia non sia di alta classe (Dennis Hopper lo avrebbe sicuramente fatto meglio) la storia e la sceneggiatura sono praticamente perfette, senza sbavature, nè punti in sospeso nè vuoti narrativi. Poche volte mi è capitato, in sala, di desiderare che il film non finisca mai, perchè la vicenda di Christopher McCandless, aspirante hippie, tiene veramente col fiato sospeso e l'interesse non scema mai.
Così dalle prime inquadrature si entra nel mondo (selvaggio) di un vero e proprio elogio alla libertà di essere e di vivere, in un viaggio interiore sui significati di vita, felicità e libertà stessa. Basato su di un fatto vero, Christopher McCandless (nel film si ribattezza Alex Supertramp) parte per un viaggio verso il nord in compagnia dei suoi libri e di pochissimi altri oggetti (io ho visto solo un rasoio...) alla ricerca della sua interiorità e soprattutto per scrollarsi di dosso i pesanti fardelli dell'ipocrisia e della borghesia, stillati con veemenza dai genitori. Il tutto coadiuvato da una colonna sonora fantastica firmata da Eddie Vadder che per una volta ha lasciato perdere le tematiche grunge dei Pearl Jam per abbracciare profondamente i concetti di libertà e spirito di intraprendenza che pervadono il film e, di conseguenza, anche le musiche.
Da notare i continui riferimenti a libri e citazioni da Tolstoj a Jack London (anche se lo spirito più comune al film sarebbe quello di Sulla Strada di Keruack) e una frase bellissima che Alex dice alla ragazza incontrata in una delle comunità hippie: "Se vuoi qualcosa nella vita, allunga la mano e prendila"
Voto: 9.5/10
Film perfetto che con una regia di classe sarebbe stato ancora più emozionante. Sicuramente una delle pellicole più belle degli ultimi anni, personalmente è tra i miei dieci film preferiti.
Appunto personale: se Sean mi avesse chiamato durante il montaggio gli avrei amichevolmente suggerito, con l'aggiunta di una modesta somma di denaro puramente simbolica, una perfetta canzone per la chiusura, da mettere sui titoli di coda e nelle ultime inquadrature: Find The Cost Of Freedom (trova il prezzo della libertà!) di Stephen Stills. Allora il film sarebbe stato veramente perfetto.

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