
di Tim Burton, con Johnny Depp, Helena Bonham Carter, Alan Rickman.
Ho aspettato un pò prima di andare a vedere questo film. Ero diffidente lo ammetto, perchè Tim Burton non mi ha mai convinto. Diventato ormai più un fenomeno mediatico, gadgets e pupazzetti vari, il suo talento registico è sinceramente non all'altezza delle aspettative. Questo film è la prova che Burton continua a fare sempre le stesse cose, dimostrando come non si sia mosso dalla formula creata (allora era una cosa nuova però) ai tempi di Edward Mani di Forbice nel lontano 1990, e cioè della favoletta dark con un Depp che si discosta solo lontanamente dai clichè di tutti i film realizzati con l'amico regista. E a difettare in questo nuovo film è proprio la regia: misera, senza un minimo di tecnica, scontata e per niente originale. Diciamo molto meglio le musiche, perchè di musical si tratta, davvero interessanti, anche se non rimangono nella mente dell'ascoltatore. Due parole a parte vanno a Dante Ferretti e a sua moglie Francesca Lo Schiavo che hanno ricreato l'universo visionario di Burton (e vinto gli Oscar relativi), una Londra perennamente oscurata dove il colore più vivido è il sangue versato dalle lame affilate dei rasoi di Todd. E veniamo alla trama, altro punto debole dell'intera produzione. Avete presente il Conte di Montecristo di Dumas? Bene, è più o meno una vaga rivisitazione. Todd è messo in prigione per quindici anni, perchè un giudice senza scrupoli (uno splendido Alan Rickman [il Piton di Harry Potter]) è innamorato di suo moglie, allora per averla tutta per se lo sbatte in prigione. Una volta tornato a Londra, Todd farà vendetta "purificando" la città nel suo personalissimo modo, in un trionfo di cattivo gusto ai limiti dello splatter. Ad abbassare ulteriormente il livello qualitativo del film sono i colpi di scena: talmente scontati e prevedibili che la pellicola comincia ad annoiare e bisogna godersi le musiche per resistere e non uscire dal cinema.
In sunto un film che Burton poteva veramente evitare, perchè va bene le favolette dark (la Sposa Cadavere era molto più interessante) ma dopo un pò ci si stufa.
Voto: 4/10
Si salvano le musiche, Depp ha una voce gradevole e la scenografia tutta italiana.
Ho aspettato un pò prima di andare a vedere questo film. Ero diffidente lo ammetto, perchè Tim Burton non mi ha mai convinto. Diventato ormai più un fenomeno mediatico, gadgets e pupazzetti vari, il suo talento registico è sinceramente non all'altezza delle aspettative. Questo film è la prova che Burton continua a fare sempre le stesse cose, dimostrando come non si sia mosso dalla formula creata (allora era una cosa nuova però) ai tempi di Edward Mani di Forbice nel lontano 1990, e cioè della favoletta dark con un Depp che si discosta solo lontanamente dai clichè di tutti i film realizzati con l'amico regista. E a difettare in questo nuovo film è proprio la regia: misera, senza un minimo di tecnica, scontata e per niente originale. Diciamo molto meglio le musiche, perchè di musical si tratta, davvero interessanti, anche se non rimangono nella mente dell'ascoltatore. Due parole a parte vanno a Dante Ferretti e a sua moglie Francesca Lo Schiavo che hanno ricreato l'universo visionario di Burton (e vinto gli Oscar relativi), una Londra perennamente oscurata dove il colore più vivido è il sangue versato dalle lame affilate dei rasoi di Todd. E veniamo alla trama, altro punto debole dell'intera produzione. Avete presente il Conte di Montecristo di Dumas? Bene, è più o meno una vaga rivisitazione. Todd è messo in prigione per quindici anni, perchè un giudice senza scrupoli (uno splendido Alan Rickman [il Piton di Harry Potter]) è innamorato di suo moglie, allora per averla tutta per se lo sbatte in prigione. Una volta tornato a Londra, Todd farà vendetta "purificando" la città nel suo personalissimo modo, in un trionfo di cattivo gusto ai limiti dello splatter. Ad abbassare ulteriormente il livello qualitativo del film sono i colpi di scena: talmente scontati e prevedibili che la pellicola comincia ad annoiare e bisogna godersi le musiche per resistere e non uscire dal cinema.
In sunto un film che Burton poteva veramente evitare, perchè va bene le favolette dark (la Sposa Cadavere era molto più interessante) ma dopo un pò ci si stufa.
Voto: 4/10
Si salvano le musiche, Depp ha una voce gradevole e la scenografia tutta italiana.

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